All’inizio del 2000, la
Federazione delle Organizzazioni Islamiche d’Europa (FOIE) aveva
ritenuto necessaria la stesura di una Carta per i musulmani d’Europa che
enunciasse i principi fondamentali per una buona comprensione dell’Islam e che
illustrasse le basi dell’integrazione dei musulmani nell’ambito della
cittadinanza.
La FOIE ha allora
incaricato una commissione di preparare il progetto della Carta che è stata in
seguito discussa dai vari organismi della FIOE. Nel gennaio 2002 il progetto è
stato presentato a Bruxelles durante una riunione plenaria ai delegati di
numerose associazioni islamiche europee.
In seguito a utili
discussioni e tenendo conto delle proposte e dei suggerimenti, è stata adottata
la presente versione finale che è stata firmata da associazioni musulmane di 28
Paesi europei.
La possibilità di
sottoscrivere questa Carta rimane aperta a tutte le istituzioni che decidono di
aderirvi.
Introduzione
Lo scopo di questa
carta è di precisare un certo numero di principi fondamentali su cui si basa la
comprensione comune dell’Islam nel contesto europeo e di consolidare le basi
degli scambi positivi con la società.
Tra i principali motivi
che rendono necessaria la stesura di questa carta:
- Il contributo dell’Islam nell’arricchimento della civiltà europea
contemporanea, la secolare presenza islamica in particolare nell’Europa
orientale ed il fatto che i musulmani che vivono nell’Europa Occidentale
vi si siano stabiliti in modo permanente, passando da una presenza
temporanea di immigrati stranieri ad una residenza permanente
rappresentata anche dalle nuove generazioni dei figli degli immigrati.
L’Islam è diventata la seconda religione in numerosi Paesi europei, alcuni
dei quali hanno stipulato delle intese con i suoi rappresentanti. In altri
Paesi il riconoscimento formale da parte dello Stato è in corso.
- La necessità di consolidare una cittadinanza fondata sulla giustizia,
l’uguaglianza dei diritti ed il riconoscimento dei musulmani come comunità
religiosa europea.
- Il necessario avvicinamento tra i musulmani d’Europa al fine di
accompagnare e di sostenere l’allargamento e lo sviluppo dell’Unione
Europea.
- La necessità di consolidare i valori del dialogo e della pace per il
benessere della società, ed il rafforzamento dei valori della moderazione,
del dialogo e degli scambi tra i popoli e le civiltà lontano da ogni forma
di estremismo o di marginalizzazione.
- L’importante ruolo dell’islam nel mondo con il suo bagaglio di
spiritualità, umanità e civiltà e la necessità di migliorare
la cooperazione e l’avvicinamento tra il mondo islamico e l’Occidente in
generale e con l’Europa in particolare al fine di promuovere la giustizia
e la pace nel mondo.
Sulla comprensione
dell’islam
- La nostra comprensione dell’islam poggia su principi fondamentali
tratti dalle fonti principali dell’islam: il Corano e la Sunna (detti del
Profeta), nel rispetto del consenso generale, del contesto attuale e delle
specificità della realtà europea.
- La comprensione dello spirito autentico dell’islam si basa sul
principio della wasatiya ( = moderazione ed equilibrio) che delinea
gli scopi generali di questa religione. La giusta via di mezzo che non si
riconosce né nell’eccesso né nella negligenza e che concilia la guida
della Rivelazione con i lumi dell’intelletto e della ragione, che rispetta
il giusto equilibrio tra i bisogni materiali dell’uomo e quelli spirituali
e che concepisce la vita come l’armonia tra la ricerca dell’aldilà e
l’impegno per il benessere nella vita terrena.
- L’islam, con i suoi principi, le sue regole ed i suoi valori si
articola in tre ambiti:
- La fede (i dogmi) con i suoi sei pilastri: credere
in Dio, nei Suoi profeti, nei Suoi angeli, nei libri da Lui rivelati, nel
giorno del giudizio, nel destino.
- Le regole del comportamento islamico che
riguardano sia il culto (il modo con cui il musulmano deve rapportarsi
con Dio) che il modo con cui ci si deve comportare con le persone, nei
differenti ambiti della vita quotidiana.
- L’etica e la morale islamica, che dà indicazioni
sulla via da seguire per il compimento del bene.
Questi tre ambiti sono
interdipendenti e complementari e convergono verso un unico obiettivo che
consiste nel ricercare e favorire tutto ciò che è utile e positivo e nel
respingere tutto ciò che è nocivo e dannoso, nell’interesse dell’individuo e
della collettività.
- Tra le caratteristiche generali dell’islam troviamo il pieno rispetto
per l’umanità in generale, l’elasticità del suo sistema giuridico ed il
rispetto del pluralismo; l’islam considera la diversità tra le persone
qualche cosa di naturale.
- L’islam onora l’essere umano e lo considera vicario di Dio sulla
Terra. Questa dignità è riconosciuta a tutti gli esseri umani, uomini o
donne essi siano, senza distinzione alcuna. Il rispetto della dignità
dell’uomo consiste anche nel proteggerlo da tutto ciò che può danneggiare
la sua salute fisica e mentale, o da chi approfitta della sua debolezza
per sfruttarlo o privarlo dei suoi diritti.
- L’islam accorda un’importanza particolare alla dimensione sociale ed
invita alla misericordia, all’aiuto reciproco, alla solidarietà ed alla
fraternità. Questi valori si ritrovano in particolare nei diritti dei
genitori, dei parenti e dei vicini, dei poveri e dei bisognosi, degli
ammalati e delle persone anziane, qualunque siano le loro fedi o origini.
- L’islam invita alla perfetta uguaglianza tra uomo e donna in quanto
esseri umani, nel reciproco rispetto. Considera che la vita equilibrata si
basa sulla complementarità e l’armonia tra l’uomo e la donna. Rinnega ogni
idea o comportamento che sottovaluta la donna o che la priva dei suoi
diritti, anche se purtroppo abitudini errate sono ancora presenti in certi
ambienti musulmani. L’islam riconosce alla donna il suo ruolo
insostituibile nella società e rifiuta ogni forma di sfruttamento della
donna ed ogni comportamento atto a ridurla a semplice oggetto di piacere.
- L’islam considera la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo ed
una donna il luogo naturale ed ideale per la crescita delle generazioni
future, essa è anche fonte di felicità per l’individuo e di stabilità per
la società. Per questo l’islam raccomanda di mettere in atto tutte le
disposizioni ed i mezzi atti a consolidare la famiglia e a difenderla da
tutto ciò che può indebolirla o di marginalizzare il suo ruolo.
- L’islam rispetta i diritti dell’uomo e richiama all’uguaglianza tra
tutti gli esseri umani, rifiuta ogni forma di discriminazione razziale,
proclama la libertà e condanna la costrizione nella religione garantendo
ad ogni persona la libertà di credo. Allo stesso tempo, grazie alla sua
visione equilibrata della libertà, l’islam raccomanda il rispetto dei
valori morali e delle norme giuridiche, per evitare che questa libertà si
trasformi in danno alle persone o ai beni.
- L’islam invita alla conoscenza reciproca tra le persone, al dialogo,
alla collaborazione ed alla cooperazione tra i popoli e le nazioni, al
fine di realizzare una migliore convivenza e di garantire la stabilità e
la pace nel mondo. Il termine jihad citato nelle fonti islamiche
significa sforzarsi per il bene, partendo dallo sforzo che l’individuo
compie per migliorare se stesso, per comprendere anche la promozione del
rispettato del diritto e della giustizia tra le persone. Il jihad
inteso come scontro armato deve essere compreso come l’ultima soluzione a
cui uno Stato può ricorrere per legittima difesa quando subisce
un’aggressione armata. I principi dell’islam in questo ambito sono gli
stessi sanciti dal diritto e dalle convenzioni internazionali.
Partendo da questo presupposto, l’islam rifiuta e condanna fermamente ogni forma di violenza e di terrorismo, sostiene le cause giuste e riconosce alle persone il diritto di difendere i propri diritti con i mezzi previsti dalla legge, lontano da ogni parzialità o ingiustizia. - L’islam raccomanda ai musulmani l’onestà ed il rispetto dei propri
impegni e vieta loro il tradimento, la slealtà e l’imbroglio. Ordina di
comportarsi nel migliore dei modi non solo con le persone bensì con tutte
le altre creature.
- L’islam, partendo dal principio della shura (=consultazione,
concertazione) e considerando i risultati raggiunti dall’esperienza umana
nel campo della politica e della legislazione, riconosce i principi su cui
si basa il sistema democratico che garantisce la libertà di scelta dei
rappresentanti e delle istituzioni politiche, il rispetto del pluralismo e
dell’alternanza pacifica al potere.
- L’islam raccomanda all’uomo di usufruire del patrimonio naturale che è
stato messo a sua disposizione nel rispetto dell’ambiente dall’inquinamento
e dal degrado. L’islam ordina di difendere l’ambiente da tutto ciò che può
compromettere il suo equilibrio naturale e raccomanda la salvaguardia del
patrimonio naturale e la protezione degli animali e vieta lo spreco e la
dilapidazione dei beni.
La presenza islamica
nella società
- Principi che riguardano l’ambito islamico
- Presupposti ed implicazioni della cittadinanza
- L’apporto dei musulmani d’Europa
Principi che riguardano
l’ambito islamico
- I musulmani d’Europa, nonostante le loro differenti origini etniche e
culturali e la loro appartenenza a riti e a scuole di pensiero diverse,
nel quadro dei valori fondamentali immutabili dell’islam, costituiscono un
unico gruppo religioso unito dalla fratellanza nell’islam; allo stesso
tempo i musulmani di ogni Stato Europeo sono legati tra di loro
dall’appartenenza alla stessa entità nazionale. Ogni discriminazione su
base etnica è contraria ai valori dell’islam che invita all’ unità.
- Considerando i principi della loro religione ed i loro comuni
interessi, i musulmani d’Europa sono invitati a far convergere i
loro comuni intenti e a collaborare tra di loro, coordinando gli sforzi
delle loro associazioni ed organizzazioni, senza che ciò intacchi il
riconoscimento ed il rispetto della diversità che li caratterizza.
- I musulmani d’Europa oltre ad appartenere agli Stati Europei nei quali
vivono e pur dando la priorità ai loro doveri di cittadini, si sentono
parte dell’umma islamica. Il legame che unisce i musulmani d’Europa
ai loro fratelli nel mondo, rientra nel quadro delle relazioni naturali tra
membri di una stessa comunità. Questo legame può essere orientato per
aiutare ad approfondire la comunicazione e rafforzare la collaborazione
tra l’Europa ed il mondo islamico ed ampliare le vie della cooperazione
tra i popoli e gli Stati del mondo.
Presupposti ed
implicazioni della cittadinanza
- I musulmani d’Europa rispettano le leggi e le autorità dei rispettivi
Stati, senza che ciò impedisca loro di difendere i loro diritti e di
esprimere le loro opinioni e le loro posizioni sia a titolo individuale che
collettivo, sia per quanto li riguarda come comunità religiosa o che
li riguarda più in generale come cittadini, così come previsto per tutti i
cittadini. Per quanto riguarda le divergenze che possono sorgere tra
alcune leggi e certi aspetti particolari legati alla religione, i
musulmani possono rivolgersi alle autorità competenti per trovare delle
soluzioni che prendano in considerazione le loro necessità.
- I musulmani d’Europa rispettano il principio della laicità che si
fonda sulla neutralità dello Stato rispetto alle religioni. Ciò implica un
trattamento ed una relazione equa con tutte le religioni, e la possibilità
per i fedeli di esprimere le loro convinzioni e di praticare il proprio
culto sia nel pubblico che nel privato, individualmente o in modo
congregazionale, conformemente a quanto previsto dalle dichiarazioni dei
diritti dell’uomo e dalle convenzioni internazionali. Partendo da questo
presupposto, i musulmani d’Europa, come comunità religiosa hanno il
diritto di costruire le loro moschee, di creare le loro associazioni
religiose, educative e sociali, di praticare il loro culto e i loro riti
religiosi, e di rispettare le prescrizioni della loro religione nella loro
vita quotidiana, sia per quanto riguarda la loro alimentazione,
l’abbigliamento o altro.
- I musulmani d’Europa, in quanto musulmani e cittadini, sono convinti
che sia loro dovere agire per il bene della collettività e per l’interesse
della società in generale. Sono altresì convinti che così come è loro
dovere impegnarsi e spendersi per compiere i loro doveri di cittadini, è
loro dovere rivendicare i propri diritti. I principi fondamentali
dell’islam prevedono che il cittadino musulmano debba essere attivo nella
vita sociale, produttivo, benefico e altruista.
- I musulmani sono chiamati ad integrarsi in modo positivo nelle loro
rispettive società, integrazione fondata su un equilibrio armonioso tra la
conservazione della loro identità religiosa, ed i loro doveri di
cittadini. Ogni integrazione che nega ai musulmani il diritto di salvaguardare
la loro identità religiosa non serve né gli interessi dei musulmani né
quelli delle società europee alle quali appartengono.
- La cittadinanza positiva comporta la partecipazione politica a
cominciare dall’esercizio del diritto di voto e dall’interazione con i
partiti politici. Per questo i musulmani partendo dal presupposto di una
cittadinanza attiva, credono nella positività ed operano per un loro
coinvolgimento nell’ambito politico in generale. Li incoraggia in questo
senso l’apertura delle organizzazioni politiche verso tutte le componenti
della società, apertura che comprende ed incanala tutte le potenzialità e
le idee.
- I musulmani d’Europa vivono in società in cui convivono convinzioni
religiose e filosofiche differenti, confermano il loro rispetto per questo
pluralismo anche perché l’islam stesso riconosce e sancisce il diritto
alla diversità e non cerca assolutamente di limitarlo ma al contrario
invita alla conoscenza reciproca e alla collaborazione tra i membri della
società.
L’apporto dei musulmani
d’Europa
- L’ islam, con i suoi principi umanitari universali, crede
nell’avvicinamento dei popoli nel rispetto dei loro diritti e delle loro
specificità e nel rispetto delle regole di giustizia negli scambi e nella
cooperazione tra le persone, rifiutando ogni forma di dominazione e di
sfruttamento. Partendo da questo presupposto, i musulmani d’Europa
considerano come loro dovere contribuire al consolidamento delle relazioni
tra l’Europa ed il mondo islamico, e per raggiungere questo obiettivo è necessario
liberarsi degli stereotipi riguardo all’Islam e all’occidente al fine di
costruire delle basi solide per una migliore comunicazione tra i popoli e
scambi fruttuosi tra le civiltà.
- L’Islam, con il suo bagaglio di valori umani e di civiltà può contribuire
tramite la sua presenza in Europa, a consolidare il ruolo dei valori
generali utili per le nostre società contemporanee, come i valori della
giustizia, della libertà, della fratellanza, dell’uguaglianza, della
solidarietà. Può inoltre contribuire a confermare gli aspetti umani e
morali nel campo del progresso scientifico, tecnologico ed economico.
Questo contributo avrà sicuramente dei benefici per tutti.
- La presenza dell’islam in Europa rappresenta un’opportunità per la
realizzazione della conoscenza reciproca, della convivenza e del dialogo
interreligioso, che l’islam incoraggia ed invita a promuovere,
contribuendo a consolidare il cammino verso la pace nel mondo.
- I musulmani d’Europa rappresentano, grazie al patrimonio religioso e
culturale che possiedono e grazie alla loro presenza nei diversi Stati, un
fattore di sostegno e promozione degli sforzi di avvicinamento nell’ambito
dell’Unione Europea. Ciò contribuirebbe a rendere l’Europa, anche grazie
alle sue diverse e variegate componenti religiose e culturali, un
importante polo di civiltà, capace di ricoprire un ruolo di
equilibrio tra le potenze mondiali.
“O uomini, vi abbiamo
creato da un maschio e da una femmina e
abbiamo fatto di voi popoli e tribù
affinché vi conosciate a vicenda”
(Corano 49,13)
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