(Maryam, 13)

Tenerezza da parte Nostra e purezza.

(Corano- Maryam, 13)

sabato 30 marzo 2013

I Sei Pilastri della Fede


Cominciamo con una breve e generale introduzione dell'Islam.
I cinque pilastri dell'Islam ormai sono conosciuti da tutti, musulmani e non...ma questi non bastano a dare nemmeno una minima comprensione della religione islamica. Oltre ai cinque pilastri che descrivono la pratica religiosa ci sono infatti i sei della fede (Iman), che sono altrettanto importanti e che rispondono alla domanda: "in cosa credono i musulmani?" Inoltre non è da dimenticare il buon comportamento (Husnu-Lkhuloq), la terza componente dell'Islam, assieme alla fede e alla pratica religiosa. Chi rispetta queste tre componenti è considerato un\a buon\a musulmano\a (detto in altro modo è un\a musulmano\a ortodosso\a).
Partiamo dal principio, chi rispetta i cinque pilastri dell'Islam è un "Musulmano" (sottomesso).  È da notare che musulmano non è sinonimo di "Credente"; infatti per essere musulmani basta fare le preghiere, digiunare a Ramadan, dare la Zakat e fare il Pellegrinaggio. Tutte azioni che una persona fa, ma non è detto che le faccia con piena convinzione o con una fede completa. La prova che un musulmano non è necessariamente un credente è data da questi versetti coranici:

Gli Arabi dicono: «Noi crediamo!» Di': «Voi non credete. Dite piuttosto: "Ci sottomettiamo"», anche se la fede non è entrata nei vostri cuori. Se obbedite a Dio e al Suo Profeta Egli non vi farà perdere nulla delle vostre azioni. Certo Dio è Perdonatore [âlGhafûru], Misericorde [âlRahîmu].
Gli appartamenti, 14

Credenti, credete in Dio, nel suo Messaggero, nel libro che ha rivelato al Suo Messaggero e nel libro che ha fatto scendere prima. Chi non crede in Dio, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri e nel Giorno ultimo, devia d'una devianza lontana.
Le Donne, 136

Il primo versetto spiega l'affermazione precedente: c'è differenza tra chi semplicemente pratica la religione e chi pratica perché la fede è entrata nel suo cuore. Il secondo versetto, invece, afferma che chi non crede nelle cose lì elencate sta sbagliando via, e anche di molto.
Vediamo ora questo Hadith, che spiega quali sono i Pilastri dell'Islam, i Pilastri della Fede e infine cos'è Al-Ihsan (un livello più alto di fede e di timore di Dio).

Omar ibn al-Khattab (Allah si compiaccia di lui) riferisce:
"Un giorno, mentre eravamo seduti accanto al messaggero di Allah (pace su di lui) ecco apparirci un uomo dagli abiti candidi e dai capelli di un nero intenso; su di lui non traspariva traccia di viaggio, ma nessuno di noi lo conosceva. Si sedette di fronte al profeta (pace su di lui), mise le ginocchia contro le sue e appoggiando le palme delle mani sulle sue cosce gli disse: O Muhammad, dimmi cos'è l'Islam. Il messaggero di Allah (pace su di lui) disse: l'Islam è che tu testimoni che non c'è altro dio che Allah e che Muhammad è il messaggero di Allah; che tu compia la preghiera rituale, versi la zakat, digiuni nel mese di ramadan e faccia il pellegrinaggio alla Casa (La Kaaba, la sacra casa di Allah ), se ne hai la possibilità (Possibilità fisica e materiale) . Tu dici il vero! disse l'uomo. Ci sorprese che fosse lui ad interrogare il profeta e lo approvasse. Gli chiese allora: dimmi cos'è l'Iman. Egli rispose: E' che tu creda in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri e nell'Ultimo giorno e che tu creda nel decreto divino, sia nel bene che nel male. Tu dici il vero! Replico l'uomo che rispose dicendo: dimmi che cosa è l'Ihsan. Egli rispose: E' che tu adori Allah come se lo vedessi; perché se tu non Lo vedi, certamente Egli vede te. L'uomo disse: parlami dell'Ora ( Il Giorno del Giudizio). Egli rispose: L'interrogato non ne sa più di chi lo interroga. L'uomo disse: parlami allora dei segni premonitori. Egli rispose: Quando la schiava genererà la sua padrona e quando vedrai i pastori, miseri, scalzi e nudi competere nelle costruzioni più elevate. Dopodiché l'uomo sparì e io rimasi assorto. Allora il profeta (pace su di lui) mi chiese: Omar, sai chi mi ha interrogato? Io risposi: Allah e il suo messaggero ne sanno di più. Era Gabriele ( L'angelo Jibril )- disse - che è venuto per insegnarvi la vostra religione."
riferito da Muslim

Anche al-Bukhari ha riportato un Hadith simile in Sahih al Bukhari 1:2:48.
Vediamo ora i sei pilastri dell'Iman in modo più dettagliato:
  1. Credere in Allah, significa credere in un unico Dio, che ha creato noi, i nostri predecessori ed ogni cosa che esiste ed è esistita in questo mondo.

    È Colui che per voi ha fatto della terra un letto e del cielo una tenda, e dal cielo fa scendere l'acqua e con essa fa uscire i frutti, a vostro beneficio. Così giacché sapete, non date dunque degli eguali a Dio.
    La Giovenca, 22
     
         Egli governa questo mondo, questo significa che ogni cosa (piante, rocce...) ed ogni essere vivente (uomini, animali...) sono sottomessi a Lui, e seguono il Suo volere. Per questo motivo per i musulmani tutto il creato è musulmano, nel senso che è sottomesso a Dio. Solo gli uomini ed i Jinn hanno la libertà di scegliere se sottomettersi o no.

    sette cieli, la terra e coloro che vi si trovano Lo glorificano, e non esiste nulla che non esalti la Sua lode. Voi non capite la loro glorificazione. Egli è certo magnanimo [âlHalîmu], Perdonatore [âlGhafûru].
    Il Trasporto; Il Viaggio notturno, 44

  2. Credere negli Angeli: creature devote ad Allah che fanno parte del mondo invisibile assieme ai Jinn. Gli angeli non hanno il libero arbitrio e non disubbidiscono mai a Dio,

    O credenti! Preservate le vostre anime e le vostre famiglie da un Fuoco di cui uomini e pietre saranno alimento. Angeli solenni e potenti staranno sopra ad esso; non disobbediscono all'Ordine di Dio e fanno ciò che è loro ordinato.
    Il Divieto, 6 

    A Lui ciò che è nei cieli e sulla Terra; quelli che sono presso di Lui non disdegnano di adorarLo e non se ne stancano. Lo glorificano notte e giorno senza interruzione.
    I Profeti, 19 e 20

    Gli angeli di cui conosciamo il nome sono: Jibril (l'angelo che portò la rivelazione al Profeta Muhammad (saaws) e prima di lui agli altri profeti (saaws)), Mikail (l'angelo responsabile delle piogge), Israafil (l’angelo che annunzierà la fine dell’era umana con uno squillo di tromba), Munkar e Nakir (i due angeli che interrogano i defunti nella tomba), Redwan (il guardiano del paradiso) e Maalik (il guardiano dell'inferno). Poi ci sono tanti altri angeli i cui nomi non sono riportati nel Corano né nella Sunnah del profeta (saaws). Tra questi l'angelo della morte, ossia colui che porta le anime a Dio, gruppi di angeli che girano per il mondo cercando chi legge il Corano o studia la religione e quando trovano qualcuno che lo sta facendo si fermano ad ascoltare e pregano per lui. Infine ci sono angeli che hanno il compito di proteggere i fedeli.

  3. Credere nei Suoi Libri: siamo tenuti a credere nel Corano e alle rivelazione affidate ai Profeti prima di Muhammad (saaws). Siamo tenuti a credere che in origine la Bibbia la Torah fossero rivelazioni fatte da Dio, non siamo obbligati a seguire quel che dicono perché non abbiamo la certezza che quei libri non siano stati contaminati col passare del tempo. Dobbiamo seguire il sacro Corano, in quanto ultima rivelazione, la più completa, e l'unica della quale siamo sicuri sia rimasta inalterata.

    Dite: «Crediamo in Dio, in ciò che ci ha rivelato, ed in ciò che ha rivelato ad Abramo, Ismaele, a Isacco, a Giacobbe, alle Tribù, ed in quel che è stato dato a Mosè e a Gesù, ed in quel che è stato dato ai Profeti del Signore: non facciamo nessuna differenza fra di loro. A Lui noi siamo sottomessi.».
    La Giovenca, 136

  4. Credere nei Profeti, siamo tenuti a credere in tutti i profeti, il versetto appena scritto ce lo conferma. I profeti nominati nel Corano sono 25, tra cui Adam (saaws), Nuh (saaws), Ibrahim (saaws), Ismail (saaws), Yusuf (saaws), Haroon (saaws), Musa (saaws), Dawud (saaws), Isa (saaws), e Muhammad (saaws) anche detto il sigillo dei profeti in quanto è l'ultimo profeta inviato da Dio. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare quelli nominati nel Corano non sono gli unici profeti inviati a noi da Allah (sws) ma ce ne sono molti altri, pare 124000. 

    Ad ogni comunità abbiamo inviato un messaggero: «Adorate Dio e allontanatevi dal Tâghût.» Allora Dio ne guidò qualcuna, e qualcun'altra meritò lo sviamento. Percorrete dunque la terra, e vedete quale è stata la fine di quelli che li consideravano menzogneri.
    Le Api, 36

    Noi abbiamo mandato dei profeti prima di te. Di alcuni di essi ti abbiamo raccontato la storia e di altri non ti abbiamo raccontato . Nessun profeta è venuto con un segno senza il permesso di Dio. Quando giunge il decreto di Dio, tutto è decretato secondo Verità. Allora coloro che proferiscono menzogne sono perduti.
    Il Perdonatore , 78

    Il profeta più nominato nel Corano è Musa (saaws) il suo nome è scritto per ben 134 volte, contro le sole 4 volte di Muhammad (saaws). Isa (saaws), cioè Gesù, è stato nominato 25 volte.

  5. Credere nel Giorno Ultimo, la gente del libro (Ebrei, Cristiani e Musulmani) sa che ci sarà un giorno in cui tutti gli esseri ancora in vita morranno, uomini, angeli e jinn, moriranno e poi saranno resuscitati. Le anime torneranno nei corpi che saranno stati rigenerati per volere di Allah, coLui che resuscita [âlBâ'ith], ed allora saremo tutti sottoposti al Suo giudizio, di coLui che tiene il conto [âlMuhsî]. Questo pilastro della fede comprende quindi credere nella Resurrezione, nel Giudizio Universale, nel Paradiso e nell’Inferno.

    Nel Giorno della Resurrezione porremo le bilance esatte, nessuna anima verrà lesa nemmeno del peso di un grano di senape. Bastiamo Noi come contabili per ciò che faremo accadere.
    I Profeti, 47
  6. Credere nel Qadar, in arabo questa parola significa sia predestinazione che libero arbitrio. In poche parole siamo tenuti a credere alla predestinazione che caratterizza alcuni aspetti della nostra vita: quando e dove nasciamo, chi sono i nostri genitori, quando moriremo sono solo alcuni esempi di fatti in cui non abbiamo la possibilità di scelta.

    Egli è certo colui che arricchisce e fa acquisire 
    La Luna, 48
    Di': «Nulla ci colpirà fuor da ciò che Dio ha prescritto per noi. Egli è il nostro protettore. I credenti devono porre la loro fiducia in Dio.».
    Il Pentimento; La Disconferma, 51

    Al-Tirmidhi Hadith 110      Narrato da Matar ibn Ukamis
    Il Messaggero di Allah (saaws) disse: Quando Allah decreta che una persona deve morire in una terra certa, Egli crea una necessità per lui di andare li.
    Trasmesso da Ahamd e Tirmidhi

    D'altro canto però abbiamo avuto anche il dono del libero arbitrio. A differenza degli angeli che sono stati creati per adorare ininterrottamente il Creatore, a noi è stata concessa una scelta, siamo noi a scegliere se adorare Allah oppure no, siamo noi a scegliere se commettere peccato oppure no. Questo è provato da versetti Coranici tra questi ricordiamo:

    Nessuna costrizione nella religione; la buona direzione si distingue dall'errore. Dunque: chi rinnega il Ribelle e crede in Dio, afferra il legame più solido, che non si spezza. E Dio è Colui che ascolta [âlSamy'u], Colui che sa [âlAlymu].
    La Giovenca, 256

    Di': «La verità è del Signore.» Creda chi vuole, non creda chi non vuole. Sì, abbiamo preparato per i prevaricatori un Fuoco le cui pareti li racchiuderanno e, se implorano aiuto, pioverà su di loro, come acqua, un metallo fuso che arrostirà loro i volti. Che cattiva bevanda e che asilo detestabile! Sì, per quelli che credono, e compiono opera buona, certo, Noi non lasceremo perdere la ricompensa per colui che ha agito bene.
    La Grotta, 29 e 30
    Dirà: «Come i Nostri Segni ti erano giunti e tu li hai dimenticati, così oggi tu sei dimenticato.».
    Tâ-Hâ, 126

I versetti del Corano sono stati presi dalla traduzione di Gabriele Mandel.