(Maryam, 13)

Tenerezza da parte Nostra e purezza.

(Corano- Maryam, 13)

venerdì 31 maggio 2013

Riflessione sull'attentato di Boston: Sulla forza dell'educazione e del senso morale per combattere l'estremismo

Oltre a partecipare al cordoglio per le vittime di Boston e degli altri luoghi, non è sufficiente denunciare simili atti; non è nemmeno sufficiente affermare che l'Islam si oppone alla violenza. Dovremmo, piuttosto, fare un altro importante passo: Indirizzarci verso le principali cause di questa violenza e affrontarle, sia a livello locale che globale. Un'iniziativa del genere è a lungo termine, prendere delle misure preventive al fine di evitare che disastri simili a questo si ripetano in futuro.
Prima di iniziare a discuterne, comunque, lasciatemi illustrare il nostro piano d'azione. Dobbiamo osservare i nostri figli, e i giovani in generale, da vicino, in modo da tenerli lontani da ideologie dannose. Per fare effettivamente questo i genitori dovrebbero monitorare quello che i loro figli fanno quando sono on-line.
Come già detto da stimati imam, leaders e membri della comunità è necessario allertare le forze dell'ordine se sappiamo che qualcuno sta covando o progettando queste azioni. Inoltre, è un imperativo tenere le nostre moschee, istituzioni, classi, e la nostra comunità lontane da chi promuove e predica soluzioni estreme - in un modo o nell'altro.
Ma queste misure non sono dirette alla fonte della violenza. Per questo, dobbiamo essere disposti a pensare ad una soluzione a lungo termine e dare il via ad una riforma dell'educazione. Non possiamo ignorare il semplice fatto che ci sono molti predicatori ed insegnati del mondo musulmano che continuano a propagandare l'estremismo - prima o dopo, qualcuno potrebbe sbarcare in Canada (in Italia n.d.t.).
Non possiamo nemmeno dimenticare il contesto storico in cui queste ideologie politiche crescono e fioriscono. Sono state esacerbate dall'incredibile miseria, sofferenza, frustrazione e dalla disperazione che affliggono milioni di persone in paesi come Iraq, Afghanistan e Palestina come conseguenza della guerra d'occupazione, degli attacchi con i droni e dell insediamento (delle truppe straniere n.d.t.). Queste campagne hanno dato il risultato di devastare interi paesi, e causare la morte di migliaia di persone e di mutilarne un'altra infinità. Pertanto, era necessario che quelli in una posizione di potere o di influenza indirizzassero le persone verso una sorta di giustizia, in modo da compensare le vittime, e incentivare degli sforzi al fine di portare la giustizia e leggi per governare tutte le nostre relazioni.
Ad ogni modo, non possiamo dire che tutto quello che ha portato alla violenza nella comunità musulmana siano causato solo fattori esterni, ha molto a che fare anche con la nostra mancanza di una morale sana e tempra spirituale. E' un fatto innegabile che il nostro metodo formativo non pone abbastanza enfasi sul cambiamento del carattere; ma è più improntato a far conoscere i dogmi e le superficialità della religione che non a far cambiare il carattere di un individuo.
In assenza di un sistema educativo effettivamente improntato alla trasformazione del carattere e alla costruzione della personalità, alcuni dei nostri insegnanti e studiosi sfogano la loro rabbia e portano il loro pubblico su delle montagne russe emozionali elencando una sequela di lamentele. Non sorprende il fatto che una tale rabbia e e le emozioni trattenute poi sfocino in gesti violenti.
A questo proposito, ricordo un'intervista del Dr. Ali Jumu'ah, l'ex mufti dell Egitto. Quando gli chiesero perché c'era una tale diffusione di violenza nel mondo islamico commessa da Musulmani, lui chiese al giornalista:
"Ha trovato anche un solo laureato di Azhar[1] coinvolto in questo spargimento di sangue? Ci pensi, abbiamo non meno di venti milioni di laureati!"
E' un fatto noto tra gli studiosi che la mancanza di una buona conoscenza Islamica è stata una delle principali fonti dell'estremismo della nostra storia. Prendiamo il caso dei khawarij[2], che hanno causato cosi tanti atti sanguinosi. Il famoso Hasan al-Basari attribuiva le loro azioni alla mancanza di conoscenza; ha detto:
 "Quelli che agiscono senza conoscenza sicuramente causeranno più distruzione - sebbene loro credano di costruire!" 
E' il caso di ricordare che Hasan fu il mentore del pio califfo Umar ben Abd al-Aziz; è documentato che quest'ultimo portò la pace e la riconciliazione in un paese dilaniato dalla guerra - e tutto nel breve periodo di 30 mesi - attraverso il dialogo ed insegnando la vera conoscenza.
Non possiamo enfatizzare troppo il bisogno di una sana educazione e di senso morale come prima linea d'attacco contro l'estremismo.
E' ugualmente importante completare una moralità sana ed un educazione spirituale con modi creativi per responsabilizzare i giovani. Come, giustamente, diceva l'Imam Shafi:
"Se la mente non è focalizzata su scopi benefici e positivi, Satana l'occuperà con il suo lavoro."
Possiamo prendere ispirazione dal Profeta (saaws), istituendo un vero modo per dare più valore ai giovani. Lui non solo li guidava moralmente e spiritualmente, ma gli affidava anche delle grandi responsabilità. Ali, Usamah, Mu'ad ed altri erano tutti molto giovani quando si caricarono di pesanti compiti/responsabilità.
Esaminando più da vicino il metodo in cui il Profeta (saaws) preparava dei capi/delle guide, vediamo che egli non era mai restio del fare uso di ogni metodo possibile per dare più rilevanza alla gente: uomini, donne e giovani. Studi recenti hanno evidenziato l'importanza di guidare l'influenza sociale per portare a cambiamenti positivi della società. I musulmani, non dovrebbero quindi sottovalutare l'influenza sociale per compiere una trasformazione morale. Usare la forza dell'influenza sociale per apportare cambiamenti positivi alla società fungerà da antidoto contro il fatto che la gioventù possa essere influenzata dall'estremismo e della violenza.
In conclusione: al fine di contrastare il problema dell'estremismo che genera violenza, abbiamo bisogno di offrire delle soluzioni a lungo termine. Soluzioni con lo scopo principale di far nascere spirito morale e concetti spirituali, usando la forza dell'influenza sociale, e fare in modo che i giovani abbiano degli sfoghi creativi in cui incanalare le loro energie.

[1] l'università al-Azhar, situata al Cairo è una delle più importanti strutture volte all'insegnamento dell'Islam sunnita n.d.t.

[2] è un termine che generalmente indica i musulmani che inizialmente supportarono il califfo Ali ben Abu Talib (raa), genero e cugino del Profeta (saaws), ma che poi hanno rifiutato la sua guida. I khawarij sostengono che ogni musulmano può essere un capo per la comunità musulmana e che ha il diritto di insorgere contro ogni legge che devia dalla loro interpretazione dell'Islam n.d.t.

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